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La quinta sinfonia di Beethoven recensita da E.T.A. Hoffmann
Nel regno dell’infinito
Con un dialogo tra l’autrice e Riccardo Muti
Donzelli editore, Roma: Saggine, n. 334
2020, pp. VIII-112, € 19,00
In un concerto tanto famoso quanto sfortunato, il 22 dicembre 1808 Beethoven presentò a Vienna la sua Quinta Sinfonia. Nonostante la fama, un cronista lo liquidò così: «Nessuno è profeta in patria». Beethoven si arrabbiò: «Malgrado qualche errore, di cui non sono responsabile, il pubblico ha accolto tutto con entusiasmo. Ciò nonostante, gli imbrattacarte di Vienna non mancheranno certo di inviare di nuovo alla Rivista generale di musica i loro velenosi articoli contro di me». E, invece, si sbagliava.
Nel 1810 l’allora sconosciuto E.T.A. Hoffmann, destinato a diventare uno dei più importanti scrittori del Romanticismo tedesco, fu il primo a riconoscere nella Quinta Sinfonia di Beethoven un capolavoro. Inedita in italiano nella sua versione integrale, la più celebre recensione della storia della musica è tradotta dal tedesco e commentata da Benedetta Saglietti.
Il lettore può esplorare così la Quinta Sinfonia attraverso il racconto di Hoffmann, grazie alle voci dei contemporanei che assistettero alla prima esecuzione e a un dialogo con Riccardo Muti che introduce il volume.
Indice:
Premessa
Prefazione. Sulla Quinta. Riccardo Muti dialoga con Benedetta Saglietti
Nascita della Quinta sinfonia
- 22 dicembre 1808: una turbolenta prima esecuzione
- Tutti ne parlano, pochi sanno cosa sia
- Esprimere l’indicibile
E. T. A. Hoffmann, recensione della Quinta sinfonia di Ludwig van Beethoven
Documenti
– Impressioni sulla prima esecuzione della Quinta sinfonia
– Una lettera di Johann Friedrich Reichardt
– Hector Berlioz, La Sinfonia in Do minore di Beethoven
Bibliografia ragionata
Elenco delle illustrazioni