Il maestro Giuseppe Sinopoli (Venezia, 2 novembre 1946 – Berlino, 20 aprile 2001) racconta ad Alberto Sinigaglia, in quest’intervista andata in onda nel maggio del 2001 su Radio3, il suo modo di stare al mondo e le sue innumerevoli passioni dalla medicina all’archeologia, dalla psichiatria alla musica, tutte unite da un minimo comun denominatore: ricercare il cuore degli uomini.
Tre maniere di ricercare il cuore dell’uomo:
quello della medicina è il cuore fisiologico, anatomico, la base del corpo (che diventa spesso un problema nei mali dell’anima); lo studio della musica è sempre, ancora la ricerca dell’uomo in quello che è più misterioso, più lontano dalla realtà tangibile (…) nel mistero che lega la massima astrazione con la massima espressione umana (…); l’archeologia è la ricerca del cuore dell’uomo lontano, di quel cuore che guardava le stelle e capiva molto di più di quanto possiamo capire oggi, pur conoscendo quantitativamente molte più cose.
