Violanta, o dell’imperscrutabilità del desiderio. Su Erich Wolfgang Korngold

Capita purtroppo di rado nei teatri italiani di ascoltare un’opera nuova. Violanta composta da Erich Wolfgang  Korngold diciassettenne e andata in scena per la prima volta allo Hoftheater di Monaco nel 1916, è alla sua prima italiana. È l’opera di un enfant prodige e andava senza ombra di dubbio recuperata: è sinora il titolo più interessante che ha offerto il Regio di Torino in questa stagione. Korngold, allievo di Zemlinsky ed elogiato da Mahler per le sue qualità, crebbe in un ambiente culturale fecondissimo, di cui ha saputo genialmente succhiare tutto il meglio (Wagner, Debussy, Richard Strauss, Schönberg), rifondendolo con originalità nella sua opera.

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