Staatsbibliothek, PotsdamerStraße 33. Berlin.
Dove, altrove nel mondo, si può incontrare Omero?
2. Grimm Zentrum
Trascorrere molto tempo in una biblioteca per una ricerca che dura per anni: la libertà di organizzare il proprio tempo e, insieme, la metafora di una metropoli e di chi la abita. Passarci anche parte delle notti perché è aperta e si possono fare fotocopie e scan fino a tardi.
Quando mi chiedono com’è Berlino, allora racconto della piscina di palline.
Ho la fortuna di studiare al Grimm Zentrum di Berlino, la biblioteca centrale della Humboldt-Universität.
Piano terra: emeroteca, una oasi di pace a disposizione di tutti (studenti e non), anche per chi passando di lì abbia solo un po’ di tempo a sua disposizione. Ampie poltrone, divanetti con poggiapiedi, dove i lettori possono togliersi le scarpe (sì) e leggere il giornale o un libro, o navigare col wi-fi.
Un’idea semplice, semplice: il Grimm Zentrum consente a chiunque – per esempio, agli studenti lavoratori e alle mamme – di studiare. Come dovrebbe essere in qualsiasi paese civile.
All’ultimo piano: la Kinderstube, a sorpresa.
Un’area insonorizzata con la piscina di palline e il tappeto in gomma, sponsorizzata da un privato – la Berliner Volksbank -, per consentire alle mamme di studiare mentre i loro bambini giocano. Quando lo racconto, in Italia, non ci credono.
Orari di apertura: dalle 8 a 24, da lunedì a venerdì, e dalle 10 alle 22, sabato e domenica. La tessera è gratis e chiunque abbia il domicilio a Berlino può prendere in prestito dei libri. Altrimenti si è ammessi a tutti i servizi, gratuitamente, ma non al prestito esterno. Chi non può portare i libri fuori dalla biblioteca ha a disposizione degli armadietti dove, per una settimana, i libri vengono riservati a tuo nome.
C’è una mensa, interna alla biblioteca, aperta a pranzo, cena, merenda, per evitare di dover interrompere il proprio lavoro e uscire nell’inverno prussiano. Lo slogan della mensa?
“Voi pensate a studiare, a tutto il resto ci pensiamo noi”
Chi lavora in gruppo ha aree appositamente dedicate: per evitare che qualcuno, avendo bisogno di parlare ad alta voce, disturbi gli altri.

I piani sono 7. La maggior parte dei libri è a scaffalatura aperta. Oltre ai bibliotecari (che fanno orari ridotti, rispetto a quelli di apertura dell’edificio) c’è un prestito automatizzato, fatto da due macchine chiamate “Jacob” e “Wilhelm”, come i fratelli Grimm. Così puoi prendere in prestito o restituire i libri a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Insomma: un’altra biblioteca dei sogni.