In generale, non amo parlare di ispirazione: è una parola che suona sospetta. Se ben ricordo, ne ho parlato una volta sola e sono stato costretto a farlo. Stavo conversando con Stalin e cercavo di spiegargli come avviene il processo creativo della musica e con quale velocità.
Mi avvedevo che Stalin non mi capiva, per cui mi sono rifatto all’ispirazione: “È da questa […] che dipende la velocità con cui si scrive”.